Le esercitazioni, spesso realizzate al termine della pianificazione, sono finalizzate a verificare nelle condizioni più estreme e diversificate la capacità di risposta delle strutture operative il cui coinvolgimento è previsto dal Piano di emergenza


In generale, servono a validare le procedure e le azioni indicate nella pianificazione; pertanto, devono essere verosimili cioè tendere il più possibile alla simulazione della realtà e degli scenari pianificati.


L’organizzazione di un’esercitazione deve indicare in maniera chiara gli obiettivi (per esempio, la verifica dei tempi di attivazione, dei materiali e mezzi, delle comunicazioni alternative, delle modalità di informazione alla popolazione, delle aree di protezione civile, ecc.), gli scenari previsti, le strutture operative coinvolte, ecc..


In particolare, a seconda del livello di coinvolgimento del sistema di protezione civile, si possono realizzare:

  • esercitazioni per posti di comando, quando coinvolgono unicamente le strutture di controllo e coordinamento e le reti delle comunicazioni;
  • esercitazioni operative, quando coinvolgono anche le strutture operative (gruppi e associazioni di protezione civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, ecc.), con l'obiettivo specifico di testarne la reattività e di verificare l'uso dei mezzi e delle attrezzature tecniche d'intervento;
  • esercitazioni dimostrative di uomini e mezzi;
  • esercitazioni miste.

Oltre agli operatori, spesso con le simulazioni si cerca di rivolgersi ai cittadini per informarli e diffondere una cultura protezione civile.

 

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