Protezione e non solo: previsione, prevenzione e autoprotezione

Elaborati in ottemperanza alle disposizioni normative vigenti, i Piani di emergenza propongono soluzioni concrete alle principali esigenze espresse da chi riveste un ruolo di responsabilità nelle attività di protezione civile  (Sindaci, dirigenti di uffici e servizi, ecc. ), per esempio:

• come esercitare in maniera adeguata le competenze attribuite agli Enti Locali e distinguere con chiarezza i diversi livelli di decisione e di intervento?
• in che modo destreggiarsi nella complessità delle esigenze di direzione e coordinamento del sistema ai vari livelli?
• come organizzare risorse umane e strumentali per trovare soluzioni nel più breve tempo possibile?
• come dare corretta attuazione al principio di sussidiarietà?

Oltre a fornire un quadro chiaro in termini di previsione dei rischi, prevenzione e protezione in caso di emergenza, per tradursi in strumento operativo un Piano deve essere consultabile rapidamente e con facilità. Per questo tutte le informazioni generali e descrittive del territorio e del sistema locale di protezione civile vengono proposte in un fascicolo rilegato a parte, mentre tutti i dati utili nella gestione di un’emergenza (scenari di rischio, procedure operative, aree d’emergenza, modulistica d’emergenza, ecc.) sono raccolti in schede estraibili in formato A4 distinguibili in base al colore. Completano la dotazione operativa del Piano la cartografia tematica (aree a rischio, bersagli e risorse) e un’applicazione stand-alone in ambiente Windows (inpg ppctool – pronto.protezione.civile) che consente la gestione delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili sul territorio e l’estrazione di report stampabili.

La redazione di un Piano può prevedere una verifica attraverso l’organizzazione e la conduzione di esercitazioni  (simulazioni per posti di comando od operative), eventualmente riprese da una troupe di documentaristi a scopo informativo e didattico.

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